Caduta capelli di fine estate: come riconoscere la gravità del problema

perdita capelli donna

Al ritorno dalle vacanze estive si manifesta spesso una caduta capelli di fine estate piuttosto intensa, più normale del solito, che si prolunga per qualche settimana. In alcuni soggetti questa caduta si manifesta un po’ più tardi, con l’inizio della stagione autunnale.

Caduta capelli Agosto

Con l’esposizione ai raggi solari (raggi UV) il nostro cuoio capelluto è sottoposto ad uno stress ossidativo superiore rispetto ad altri periodi dell’anno. Il danno indotto dalle radiazioni solari provoca modifiche delle proprietà fisiche del capello. Ovvero una riduzione della resistenza alla tensione, e quindi maggiore caduta di capelli e facilità alla rottura.

Capelli rovinati

Un capello inaridito, secco e rovinato non è necessariamente sintomo di problemi di calvizie e caduta di capelli, soprattutto dopo l’estate, quando i capelli sono sottoposti a stress chimico-fisico per i frequenti lavaggi, sole e salsedine. 

Infatti un conto è la salute del fusto del capello, altra cosa è la salute del follicolo pilifero. La condizione di rottura del capello è ripristinabile nell’arco di qualche settimana grazie alla fisiologica ricrescita dello stesso: questo a patto che il follicolo sia sano e non soggetto ad altre problematiche (alopecie cicatriziali e non).

L’effluvio fisiologico e la caduta stagionale

La caduta capelli di fine estate può anche coincidere con il ricambio fisiologico dei capelli che coincide con l’avvento della stagione autunnale (stessa cosa succede in primavera). Questo avvicendarsi dei capelli (che si manifesta con una caduta abbondante) prende il nome di Effluvio. I capelli che cadono sono capelli in Telogen (cioè alla fase finale del proprio ciclo vitale) e contemporaneamente alla fuoriuscita di questi capelli nuovi capelli stanno già crescendo all’interno del follicolo pilifero. Entro qualche giorno/settimana spunteranno dal cuoio capelluto per continuare a crescere regolarmente.

 

Come distinguere l’effluvio dall’alopecia androgenetica

Nei soggetti giovani, tuttavia, una predisposizione androgenetica può rendere sovrapponibile l’effluvio soprattutto alle zone della capigliatura soggette generalmente alla calvizie androgenetica, inducendo non di rado ad una valutazione imprecisa o errata. In questi casi è consigliabile ricorrere a trattamenti cosmetricologici che contribuiscano a ristabilire il corretto equilibrio pre-effluvio, in modo efficace e non invasivo. 

Come distinguere l’effluvio dall’alopecia androgenetica?

I capelli in telogen caduti presentano una “pallina” bianca all’estremità e questo preoccupa ulteriormente. Anche in questo caso, bisogna specificare che è tutto normale e nulla di grave è accaduto ai nostri capelli.(sarebbe molto più preoccupante se vedessimo cadere i nostri capelli con le guaine intatte, tipiche dei capelli anagen, perchè ciò potrebbe essere sintomo di defluvio androgenetico).

Inoltre, mentre l’effluvio interessa indiscriminatamente tutti i capelli del nostro cuoio capelluto (vediamo capelli cadere un po’ dappertutto dalla nostra capigliatura), la calvizie androgenetica interessa esclusivamente l’area superiore del cuoio capelluto e le tempie.

Prevenire per evitare maggiori problemi

Molto spesso ci si accorge della caduta capelli estate proprio perché accentuata da tutti questi elementi, in realtà nella maggior parte dei casi ci troviamo di fronte ad una caduta di capelli in atto da tempo.

Questo vale principalmente per i soggetti maschi di età giovane compresa tra i 16 e 25 anni, età nelle quali si manifestano generalmente le forme più aggressive e con evolvere più rapido di calvizie androgenetica.

Ecco perché è opportuno rivolgersi ad un centro specializzato di fronte ai primi campanelli d’allarme per effettuare un’analisi del capello e poter intervenire tempestivamente in base alla tipologia di problematica.

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