La carbossiterapia è una terapia utilizzata, oltre che per il trattamento di cellulite e adiposità, anche per rispondere in maniera efficace ai casi di alopecia, sia in soggetti di sesso maschile sia femminile.
La carbossiterapia prevede delle micro-iniezioni sottocutanee per il rilascio di anidride carbonica, che migliora la vascolarizzazione del cuoio capelluto e ne favorisce l’ossigenazione.
Per eliminare l’eccesso di CO2, infatti, i globuli rossi rilasciano l’ossigeno a livello dei vasi sanguigni e prelevano l’anidride carbonica per portarla allo smaltimento tramite i polmoni. L’aumento di ossigenazione, dunque, porta alla formazione di nuovi vasi sanguigni, che nutrono maggiormente il cuoio capelluto.
In questo modo si ottiene una rigenerazione delle cellule cutanee, una riduzione degli inestetismi della pelle e la stimolazione dei bulbi dei capelli.
La carbossiterapia permette di ottenere risultati eccellenti contro il fenomeno dell’alopecia. Quest’ultima è infatti originata da una progressiva perdita di ossigenazione del bulbo pilifero e l’anidride carbonica svolge importanti funzioni di vasodilatazione.
I vasi dilatati portano un maggiore flusso di sangue, con conseguente aumento dei livelli di ossigeno e di nutrimento a livello locale. Per questo, l’effetto della carbossiterapia è quello di donare follicoli più sani e capelli più forti e lucenti.
Non ci sono controindicazioni al trattamento di carbossiterapia. L’anidride carbonica, infatti, non è un elemento tossico (al contrario, la sua presenza è naturale per l’organismo, che la produce da sé e poi la elimina tramite la respirazione) e non ci sono rischi di embolie.
Il trattamento si effettua solitamente con cadenza al massimo bisettimanale, ma ogni caso deve essere valutato singolarmente dal medico. Il trattamento si può effettuare in qualsiasi periodo dell’anno.
Le sedute non sono dolorose, si svolgono in ambulatorio e sono brevi. Il ritorno alle normali attività è immediato.