Minoxidil: effetti collaterali e controindicazioni per la caduta dei capelli

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Per sapere se il Minoxidil funziona o no contro la caduta dei capelli, quali sono i possibili effetti indesiderati causati dall’utilizzo e quali risultati si possono ottenere nel corso del tempo, è opportuno approfondire l’argomento e fare chiarezza, perché è importante prendersi cura della salute dei propri capelli ed evitare eventuali controindicazioni di alcuni farmaci per la calvizie.

Cos’è il Minoxidil

Controindicazioni del Minoxidil

Il Minoxidil è un principio attivo che fu scoperto alla fine degli anni Settanta e che fa parte della composizione di numerosi farmaci; in un primo momento, il Minoxidil era usato come anti ipertensivo e veniva somministrato per via orale, con effetti positivi sulla pressione arteriosa, ridotta grazie alle potenti capacità vaso dilatatorie del farmaco.

Qual è la correlazione con la calvizie? Semplice: tra chi lo utilizzava, si verificarono molti casi di ipertricosi (aumento della pelosità) e di ricrescita dei capelli, così si scoprì un altro possibile impiego del farmaco.

Come funziona il Minoxidil

L’applicazione topica del Minoxidil sui capelli, come lozione o schiuma, si rivelò efficace rispetto all’assunzione orale che provocava effetti indesiderati nelle persone che non soffrivano di ipertensione. Oggi, il Minoxidil non è praticamente più utilizzato come farmaco ipertensivo ma è adoperato come rimedio alla calvizie.

Gli effetti del Minoxdil sui capelli sono stati attribuiti in prima battuta alle sue proprietà vasodilatatorie, poiché attiva, aprendoli, i canali intracellulari del potassio presenti nelle cellule muscolari lisce del sistema arterioso periferico.

Questo rilassa la muscolatura liscia vascolare e aumenta l’afflusso di sangue ai bulbi piliferi presenti nella zona di applicazione. I follicoli piliferi, in altre parole, sono stimolati a ricrescere, eppure altro farmaci vasodilatatori non hanno questo effetto, a cosa è dovuta questa differenza?

L’ipotesi è che il Minoxdil influenzi il ciclo vitale del capello, prolungando la fase Anagen (quella di crescita) e riducendo le fasi di Telogen e Catagen. In questo modo sincronizza il ciclo dei capelli, facendoli crescere in lunghezza e diametro.

Il Minoxdil è contenuto all’interno di lozioni o schiume in una percentuale che varia dal al 5% e si usa distribuendolo sull’area interessata della testa secondo le indicazioni riportate nelle istruzioni dello specifico medicinale. I primi risultati sono visibili solo dopo 4 mesi e va considerato che bisogna utilizzarlo quotidianamente (di solito 2 volte al giorno).

Quanto dura la caduta indotta dal Minoxidil?

Caduta indotta dal Minoxidil quanto dura

Uno degli effetti di questo rafforzamento e sincronizzazione del ciclo vitale del capello, fa sì che si verifichi la “caduta indotta”, ovvero la caduta dei capelli che sono già in fase Telogen e Catagen e che saranno rimpiazzati da capelli in fase Anagen. Questo avviene dopo circa un mese dall’inizio del trattamento e può durare anche 3 mesi, perciò avviene un peggioramento che può preoccupare la persona che usa il Minoxidil e che può comportare degli errori, come ad esempio l’interruzione improvvisa del trattamento.

L’interruzione della somministrazione del Minoxidil causa un effluvio molto accentuato, perciò è una decisione che non va mai presa senza aver considerato le conseguenze.

Per approfondire il tema della caduta dei capelli e dei rimedi come il trapianto, è possibile leggere la guida al trapianto dei capelli che abbiamo pubblicato su questo blog.

Gli effetti collaterali del Minoxidil

Perchè è meglio non usare il Minoxidil

La prima cosa da sapere è che i pazienti con patologie cardiovascolari dovrebbero consultare il proprio medico prima di usare il Minoxidil, anche nel caso in cui queste patologie siano di lieve entità.

Inoltre, sono possibili episodi di dermatite da contatto di tipo allergico, con comparsa di prurito, secchezza e desquamazione del cuoio capelluto.

Di solito, questi effetti comportano l’interruzione del trattamento.

Ci sono poi delle controindicazioni che dipendono dal tipo di soluzione di Minoxidil utilizzata, perché quelle a base di etanolo e glicole propilenico lasciano uno sgradevole effetto unto sul capello.

Occorre poi evitare il contatto con gli occhi, perché le lozioni di questo tipo possono irritarli, e fare attenzione agli errori da sovradosaggio, che possono dipendere anche dalla cute lesionata (per esempio nel caso di una scottatura solare sulla testa).

Un eccesso nel dosaggio del Minoxidil può causare cefalea, gonfiori alle estremità, debolezza, vertigini, ipotensione e aritmie.

Perché il Minoxidil fa male?

Ci sono casi un cui il Minoxidil non va assolutamente usato, ad esempio in chi è allergico allo stesso principio attivo, a chi soffre di coronaropatie, valvulopatie, aritmie o scompenso cardiaco congestizio. Ma in generale si tratta di un farmaco che non risolve definitivamente il problema e che non può essere sospeso una volta iniziato, cioè richiede da parte del paziente un’attenzione costante e il divieto di interruzione del trattamento per avere qualche beneficio dopo qualche mese e non in modo permanente.

Il Minoxidil non è indicato per curare l’alopecia areata (la perdita dei capelli improvvisa o inspiegabile) e alopecia cicatriziale (associata a una cute con caratteristiche di cicatrizzazione, come un’ustione), perciò non è un rimedio adatto a ogni tipo di calvizie.

Va aggiunto anche che il Minoxidil non può essere usato dalle donne in gravidanza ed allattamento, poiché non sono note le possibili controindicazioni.

In sintesi, gli effetti indesiderati più comuni sono:

  • Prurito
  • Irritazione della pelle
  • Dermatite da contatto
  • Cuoio capelluto eccessivamente secco
  • Desquamazione in aumento

Da questa analisi emerge chiaramente la differenza rispetto al trapianto di capelli e ai trattamenti specifici basati sul DNA del paziente.

Perché è meglio non usare farmaci contro la calvizie

Oltre alle ragioni già esposte, gli effetti collaterali dei farmaci potrebbero avere una durata maggiore del previsto senza peraltro contrastare con efficacia la calvizie, soprattutto quella maschile che è la più diffusa e che riguarda un maggior numero di persone.

I rischi esistono anche nell’uso dell’altro farmaco riconosciuto per il contrasto all’alopecia androgenetica, il Finasteride.

Questo, agendo selettivamente come inibitore dell’attività dell’enzima 5-alfa-reduttasi, impedisce la conversione del testosterone in diidrotestosterone, ma provoca in alcuni pazienti riduzione della libido, deficit erettile e diminuzione della quantità di sperma nel primo anno di utilizzo.

Secondo numerose ricerche indipendenti, gli effetti perdurano anche dopo la sospensione del farmaco, addirittura nel 96% dei soggetti esaminati.

Su un campione di 71 uomini, il 94% dei soggetti ha avuto una riduzione della libido; il 92% ha rilevato una diminuzione dell’eccitazione con conseguente disfunzione erettile, mentre solo il 69% ha avuto problemi di orgasmo, sempre dopo la sospensione del farmaco. Inoltre, in alcuni casi si sono verificati anche episodi di forte depressione, perciò è necessario informarsi accuratamente prima di rischiare utilizzando farmaci di questo tipo, senza avere peraltro la certezza di poter tornare ad avere capelli fluenti e robusti.

Fonti:

Origini del Minoxidil: Peter Conrad, The Medicalization of Society: On the Transformation of Human Conditions into Treatable Disorders, JHU Press

Proprietà vasodilatatorie Minoxidil: www.treccani.it/enciclopedia/minoxidil/

Effetti indesiderati Minoxidil: www.informazionisuifarmaci.it/minoxidil-soluzione

Ricerca su effetti collaterali Finasteride: pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22789024/

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