Trapianto dei capelli: la guida completa con tutto quello che c’è da sapere

trapianto capelli guida

Trapianto di capelli: come funziona

Calvizie Uomo Quali Rimedi

Le tecniche di trapianto dei capelli si sono evolute moltissimo negli anni, basti sapere che il primo trapianto di cui si ha notizia risale al 1930, in Giappone, e che pochi anni dopo è stato sperimentato il trapianto di piccoli lembi di pelle coperti di capelli per stimolare la crescita.

Solo alla fine degli anni ’50, negli Stati Uniti, si è scoperto che la parte posteriore del capo è poco soggetta alla perdita di capelli genetica, perciò da quelle aree è possibile prelevare i capelli da innestare nelle altre zone della testa. Da questa scoperta sono derivate delle tecniche che si sono perfezionate molto negli anni, riuscendo a ottenere risultati duraturi e naturali.

Trapianto di capelli FUE e FUT: le differenze

Differenze Trapianto Capelli FUT e FUE

Quali sono le differenze fra le due tecniche di trapianto di capelli più note, la FUE e la FUT?

La tecnica FUT (Follicular Unit Transplantation) consiste nell’estrazione di una losanga di cute dalla nuca dove sia presente un numero abbastanza consistente di unità follicolari.

Nello specifico, si tratta di un’intera striscia di cuoio capelluto (detta strip) la cui lunghezza dipende dalla quantità di capelli da trasferire dalla zona della nuca.

Dopodiché, la parte dove è stata rimossa la striscia di pelle viene suturata, perciò rimane una cicatrice visibile. Poi si procede alla separazione delle unità follicolari dalla striscia, le quali vanno depositate in una soluzione specifica, all’interno di vaschette refrigerate, che ricreano l’ambiente fisiologico del capello.

Il trapianto FUT prevede poi che si proceda all’impianto dei singoli follicoli nell’area della testa dove si soffre di alopecia, attraverso delle microincisioni.

Il recupero è piuttosto lungo, poiché potrebbero esser necessari fino a 2 mesi per la guarigione dell’area donatrice.

La tecnica FUE (Follicular Unit Excision) prevede l’escissione di piccole unità follicolari estratte una ad una dall’area della nuca più folta e dai lati, con estrema precisione, per poi essere impiantate singolarmente.

Di conseguenza, non ci sono cicatrici visibili e il trapianto è poco invasivo.

L’impianto dei follicoli viene eseguito manualmente, perciò il risultato è più naturale, seguendo la forma originaria dei capelli della persona che si sottopone all’intervento.

Trapianto dei Capelli - Tecnica Smart Fue

La guarigione dell’area donatrice è piuttosto rapida, richiede circa 2 settimane, inoltre questo tipo di trapianto può favorire la ricrescita naturale dei capelli dopo l’intervento.

I livelli di calvizie

Per conoscere meglio il tema della calvizie maschile è indispensabile sapere che esistono dei livelli di avanzamento e che sono stati classificati sin dal 1951.

Fu il Dottor James B. Hamilton il primo a creare una tabella dei livelli di calvizie, suddividendoli per tipi e gravità.

In seguito questa tabella fu perfezionata dal Dottor O’Tar Norwood e da allora (era il 1975) la Scala Hamilton-Norwood è utilizzata in tutto il mondo per valutare ed identificare le differenze fra uno stadio e l’altro.

Inizialmente, la Scala Hamilton prevedeva 7 livelli, poi Norwood ha individuato altri 5 livelli intermedi, arrivando a 12 complessivi, qui spiegati in dettaglio:

Stadio I – scarsa o assente caduta dei capelli

Livello calvizie 1

Nello Stadio I c’è una situazione di normalità oppure un lieve arretramento nell’attaccatura anteriore della zona fronto-parietale; in questo caso la caduta dei capelli è assente o limitata.

Stadio II – stempiatura in aumento

Livello calvizie 2

Stadio II – Stempiatura più evidente, il numero di capelli persi è in aumento con probabile peggioramento della calvizie nel giro di 5-10 anni.

Gaspare pre livello 2 Gaspare pre livello 2

 

Stadio II A – L’arretramento dell’attaccatura è più accentuato, sia sulle tempie che sulla linea frontale.

 

Stadio III – calvizie in avanzamento rapido

 

Livello calvizie 3

 

 

Stadio III – Si tratta del livello di calvizie conclamata, poiché le stempiature sono profonde e la zona all’attaccatura ha una tipica forma a “V”. L’evoluzione della calvizie potrebbe essere rapida nel giro di pochi anni.

Claudio pre livello 3

Claudio, livello 3

Stadio III A – È una variante dello stadio III, in cui la recessione frontale è più avanzata ed è solitamente più diffusa tra le persone più anziane, sebbene non manchino casi di calvizie precoce nei giovani.

Stadio III Vertex – In questo caso, oltre al diradamento lungo le tempie, si verifica la caduta di capelli anche sul vertice (detto anche vertex).

Stadio IV – la progressione della calvizie è più marcata e veloce


Livello calvizie 4

 


Stadio IV – La stempiatura è estesa e il diradamento è arrivato a un livello avanzato nella zona superiore.

Andrea pre livello 4 Andrea pre livello 4

Stadio IV A – In questa variante il diradamento è più accentuato nella zona frontale e sulle tempie e non necessariamente sul vertice.

Stadio V – Calvizie avanzata, si potrebbe diventare calvi in pochi anni

Livello calvizie 5

 

Stadio V – La parte coperta di capelli che separa la zona fronto-parietale dal vertex si riduce sempre di più; in breve tempo la calvizie potrebbe diventare completa.


 

Stadio V A – Calvizie molto avanzata; a questo stadio le zone del vertex e fronto-temporale sono, di fatto, unite in un’unica area calva.

Stadio VI – La regione frontale e il vertex sono prive di capelli

Livello calvizie 6

 

Stadio VI – La calvizie, a questo livello, copre un’unica area e la caduta inizia a estendersi alle zone laterali e in quella posteriore del cuoio capelluto.

Vincenzo pre livello 1 Vincenzo pre livello 1

 

 

Stadio VII- Calvizie quasi totale

Rappresenta il massimo avanzamento della calvizie: a questo stadio si è totalmente calvi eccetto che per una sottile striscia di capelli a livello laterale.

L’autotrapianto di capelli con protocollo Istituto Helvetico Sanders Smart FUE

Trapianto di Capelli SMART FUE

Come si sono evolute le tecniche di trapianto di capelli? Le soluzioni proposte dall’Istituto Helvetico Sanders, risultato di 30 anni di esperienza nel settore e di un costante aggiornamento di tutti i membri dell’equipe (medici chirurghi, assistenti sanitari, biologi), rientrano fra le risposte più avanzate esistenti in ambito tricologico.

Nel dettaglio, una delle innovazioni più interessanti adottate nelle strutture ambulatoriali dall’Istituto Helvetico Sanders è il sistema DHI (Direct Hair Implantation), tecnica che serve a reimpiantare le unità follicolari direttamente sul cuoio capelluto anziché allocarle in alveoli creati in precedenza.

Trapianto dei capelli come funziona


Con il DHI si utilizza l’implanter, uno strumento simile a una penna, dotato di un ago sottilissimo sulla punta che penetra per 1-2 mm all’interno del cuoio capelluto.

Implanter Per Trapianto Capelli


Questa tecnica ha dei notevoli vantaggi:

  • I tempi di intervento sono ridotti;
  • L’attecchimento dei follicoli raggiunge percentuali vicine al 100%;
  • La fase di reimpianto è meno invasiva rispetto ad altre tecniche.

Implanter DHI


Per ritrovare una capigliatura sana, robusta e naturale occorrono risposte all’avanguardia, per questo, quando si sceglie l’autotrapianto di capelli, è opportuno affidarsi al protocollo Istituto Helvetico Sanders SMART FUE.

Con SMART FUE si intende Scalp Motorized Assisted Rational Transplantation, un protocollo che prevede uno studio approfondito della situazione della persona che si sottopone all’autotrapianto, che comporta una soluzione elaborata su misura per il singolo caso e un monitoraggio costante dei risultati.

Come avviene il trapianto capelli? L’intervento si articola in più fasi.

La prima fase è l’estrazione delle unità follicolari, basata sul calcolo preventivo delle grafts per cm2 necessarie a coprire l’area ricevente.

È importante sapere che la parola “grafts” indica, in ambito tricologico, le unità follicolari, cioè gruppi di follicoli sviluppatisi insieme che spuntano da un singolo foro del cuoio capelluto. In una persona adulta le grafts sono formate da 1 fino ad un massimo di 6 capelli.

Prima di procedere all’estrazione, il chirurgo evidenzia la zona della nuca da cui raccogliere le unità follicolari intatte; qui viene rasata una piccola area per rendere più semplice l’asportazione dei capelli con un micromotore bulbare dotato di punte le cui dimensioni vanno da 0,7 mm a 0,85 mm.

Questo strumento ha una velocità di rotazione tra i 2.000 e i 7.000 giri al minuto, perciò consente di prelevare una per volta le grafts e di non fare incisioni sul cuoio capelluto.

Grazie a questo processo, non restano segni visibili ad occhio nudo dopo l’intervento.

Estrazione Grafts Durante Trapianto Capelli

La seconda fase prevede la conservazione delle unità follicolari, le quali devono essere mantenute in un terreno di coltura, a temperatura controllata intorno ai 4 gradi, immerse in una composizione biochimica in forma liquida chiamata ATP, che ha lo scopo di impedire la degenerazione delle grafts e aumentarne la vitalità.

La terza fase è quella dell’innesto con la tecnica DHI, che permette di seguire l’orientamento della capigliatura originaria e quindi evitare l’antiestetico effetto “bambola”, tipico dei trapianti effettuati in cliniche che non seguono questo tipo di approccio.

Trapianto Capelli Uomo

Il risultato dell’autotrapianto sarà visibile nella crescita graduale e naturale dei capelli ed è fondamentale il monitoraggio periodico nel tempo, un ulteriore tratto distintivo dell’Istituto Helvetico Sanders, che si articola in una serie di controlli effettuati a distanza di tempo per verificare la corretta ricrescita dei capelli e stabilizzare la situazione capillare.

In genere, i primi effetti visibili della ricrescita avvengono a distanza di 4-6 mesi perché prima avviene una fisiologica caduta dei capelli impiantati (dovuta allo stress del follicolo, un fenomeno normale che non deve destare preoccupazione), successivamente i capelli iniziano a crescere seguendo il proprio ciclo vitale, quindi il risultato definitivo sarà visibile dopo circa 12 mesi.

I capelli ricresciuti non cadranno perché sono stati estratti da una zona non soggetta all’azione del DHT, responsabile dell’alopecia androgenetica.

Quando fare il trapianto di capelli


Trapianto di capelli, dove farlo in Italia?

Una domanda molto comune fra chi soffre di calvizie e vuole intervenire è a chi rivolgersi e dove effettuare il trapianto di capelli.

Quando si parla di contrasto alla calvizie, non bisogna sottovalutare la distanza della struttura dove si effettuerà il trapianto, poiché scegliere un centro tricologico non significa solo prendere appuntamento per il trapianto, ma instaurare un rapporto di fiducia, in cui prima viene analizzata la propria situazione e poi vengono proposti i rimedi più adatti.

I controlli successivi al trapianto sono altrettanto importanti: un monitoraggio periodico nel tempo, effettuato dallo stesso staff che si è occupato del trapianto dà la massima sicurezza e tranquillità a chi ha effettuato l’intervento e consente agli esperti di verificare il corretto attecchimento dei follicoli impiantati.

Inoltre, è più comodo e conveniente recarsi in una sede nella città in cui si vive o a poca distanza da dove si abita, evitando di affrontare viaggi e spese aggiuntive che potrebbero essere evitate.

Per questo l’Istituto Helvetico Sanders ha a disposizione 23 sedi in tutta Italia, facili da raggiungere, attrezzate con strumentazioni innovative e tutte con team interno di esperti in calvizie, in grado di seguire passo dopo passo tutte le persone che scelgono di affrontare il proprio problema con i capelli.

Clinica Trapianto Dei Capelli


Trapianto capelli Turchia, le differenze

Perché non fare il trapianto di capelli all'estero

Nessuno affiderebbe la propria salute a qualcuno di cui non è nota la competenza e che non può garantire gli standard di professionalità previsti dalle norme europee, e questo vale anche per i trapianti di capelli.

Quando ci si rivolge ad alcune cliniche all’estero, può capitare di correre dei rischi, perciò confrontiamo qui le differenze fra lo scegliere Istituto Helvetico Sanders oppure andare all’estero per fare un trapianto di capelli, ad esempio in Turchia, nota per i trapianti di capelli low cost.

Questo è ciò che accade quando scegli il nostro Istituto:

  • Incontri personalmente il chirurgo che effettuerà l’intervento già alla prima visita;
  • Non devi affrontare lunghi viaggi e puoi contare sempre sugli stessi referenti;
  • L’assistenza post intervento è continuativa fino a molti mesi dopo l’intervento.

Questo, invece, è quello che si potrebbe rischiare scegliendo una clinica all’estero:

  • In determinati casi potrebbero non esserci garanzie sulla qualità e sugli standard della struttura ambulatoriale;
  • Alcune volte la consultazione pre-intervento viene svolta da chirurghi che non effettueranno di persona l’intervento o di cui non è nota la competenza;
  • Le spese da sostenere per un lungo viaggio potrebbero essere elevate. Inoltre, potrebbe essere necessario affrontare il viaggio di ritorno pochi giorni dopo l’intervento, con rischi aggiuntivi (evitabili in Italia);
  • Non sempre è prevista un’assistenza dopo l’intervento, se non telefonicamente oppure tramite i consulenti italiani della clinica (che molto spesso non sono figure mediche).

Perché fare un trapianto di capelli in Italia


I motivi per cui potrebbe non essere preferibile effettuare un trapianto di capelli in Turchia o in altre località all’estero sono chiari: non sempre è previsto uno studio preliminare né un controllo post intervento; per questo, purtroppo, può accadere che il trapianto provochi danni più gravi al cuoio capelluto, che di conseguenza richiederanno altri interventi causando molte difficoltà nel tentativo di correggere gli errori commessi dai chirurghi delle cliniche estere.

Va ricordato che, per effettuare un trapianto di capelli, bisogna considerare l’effettiva predisposizione delle zone donatrici e riceventi, la densità e qualità dei capelli, il loro orientamento.

A volte, chi ha scelto di rivolgersi ad una clinica estera per il trapianto, si è poi dovuto rivolgere ad Istituto Helvetico Sanders per risolvere complicazioni avvenute durante o dopo il trapianto.

Prima e dopo il trapianto di capelli: risultati raggiunti

Il confronto fra il prima e il dopo, guardando le foto dei clienti di Istituto Helvetico Sanders, fa capire immediatamente quali sono i risultati raggiungibili.

Qualche esempio può chiarire meglio di cosa parliamo.

Stefano, 35 anni, si è rivolto a noi per un problema di stempiature e un accentuato diradamento frontale; il trapianto di capelli gli ha restituito un’ottima densità e un’hairline ridefinita, oltre ad un look più naturale, proprio quello che Stefano desiderava.

Bonelli pre livello 2 Stefano, 35 anni, prima del trapianto

 

Bonelli post livello 2 Stefano, 35 anni, dopo il trapianto

 

Nel caso di Walter, 31 anni, la sua calvizie aveva colpito l’intera hairline, perciò l’obiettivo era di infoltire la capigliatura e recuperare l’aspetto precedente.

Grazie al trapianto di capelli, i risultati sono stati molto positivi dopo soli 6 mesi, con la crescita della chioma naturale su tutta la parte frontale.




Michele, 47 anni, voleva bloccare il diradamento del vertice e aveva il desiderio di ritrovare una nuova immagine. Supportato dal protocollo Istituto Helvetico Sanders SMART FUE, Michele ha potuto rinfoltire la zona del vertice e contrastare l’espansione delle zone diradate.

michele pre trapianto

 

Risultato dopo il trapianto di capelli Michele, 47 anni, dopo il trapianto

Nel caso di Marco, 26 anni, il forte diradamento del vertice stava avanzando velocemente, così il trapianto gli ha restituito la naturale copertura, evitando di dover rinunciare a una piena capigliatura a una così giovane età.

Riguardo la calvizie femminile, non mancano casi di donne che hanno raggiunto un risultato soddisfacente grazie al trapianto di capelli effettuato in uno dei centri Istituto Helvetico Sanders. Ad esempio Elisa, 30 anni, che ha contrastato la caduta dei capelli che le aveva lasciato un’ampia zona del capo scoperta e che adesso ha ritrovato la propria chioma naturale.

Nel caso di Lucia, 54 anni, la calvizie era diffusa in modo omogeneo su tutto il capo, ma grazie al trapianto ha potuto rinfoltire la capigliatura e riavere finalmente l’aspetto che desiderava, con capelli più sani e robusti.

Lucia Post

Trapianto di capelli nella donna, come funziona

Alopecia femminile come curarla

Si tende a pensare alla calvizie come un fenomeno prettamente maschile, ma non è così: sono molte le donne che vengono colpite da alopecia o da altri problemi che portano alla caduta dei capelli, perciò è importante sapere che esiste il trapianto di capelli anche per le donne e che è possibile intervenire per recuperare la propria chioma.

Le cause dell’alopecia androgenetica femminile sono diverse, poiché includono sia una maggiore produzione di ormoni androgeni, sia una predisposizione genetica e infine cause come la menopausa, la gravidanza (che può causare la caduta di capelli post-partum), cattive abitudini alimentari e abuso di farmaci.

Detto ciò, le donne che sono colpite da un diradamento dei capelli o da una progressiva caduta, possono contare su diversi rimedi proposti da Istituto Helvetico Sanders: si inizia sempre con un’analisi del capello, per individuare le cause effettive della calvizie, per poi inquadrare il problema in atto, stilare un profilo genetico delle donna per comprendere quale sarà l’evoluzione della sua calvizie e poi proporre la soluzione più indicata.

Oltre ai trattamenti per capelli Fisio-Complex a base di sostanze naturali, c’è il trapianto di capelli che anche per le donne segue il protocollo Istituto Helvetico Sanders SMART FUE, il quale include un percorso personalizzato e un’assistenza continuativa, con l’obiettivo di raggiungere risultati graduali e naturali.

La tecnica di trapianto è la stessa che abbiamo illustrato per gli uomini: quindi i vantaggi consistono nell’assenza di cicatrici visibili, nella ricrescita graduale dei capelli e nel monitoraggio periodico dei risultati ottenuti.

Naturalmente, occorre tenere conto dei tempi biologici necessari alla struttura capillare per raggiungere la stabilità ottimale e attendere gradualmente la ricrescita dei capelli trapiantati. Il percorso di recupero della capigliatura va pianificato ed è possibile ottenere risultati concreti senza dover rinunciare per sempre alla propria chioma, un elemento che influisce anche sull’autostima e sulla sicurezza di sé.

Trapianto Capelli Nelle Donne

I risultati dei trapianti di capelli: le testimonianze di chi l’ha fatto

La fiducia nel trovare il rimedio adatto alla calvizie si consolida se si hanno delle testimonianze di chi ha già scelto quel percorso con il nostro Istituto.

I video qui riportati sono solo una selezione delle tantissime persone che negli anni ci hanno scelto.

Come Gianmarco, un ragazzo di 32 anni che soffriva di calvizie già dall’età di 23 anni, il quale ci ha contattato per poter risolvere il suo problema di diradamento e caduta. Seguendo tutti gli step, dopo un veloce recupero post-trapianto ha ripreso a fare attività sportiva e, soprattutto, ha recuperato la sua capigliatura.

Luca, invece, ha iniziato a soffrire di alopecia precoce a 15 anni, così la sua situazione si è aggravata negli anni e ha scelto di rivolgersi a Istituto Helvetico Sanders. Sin dalle prime analisi è stato possibile individuare le cause e intervenire per rafforzare i capelli. In seguito, il trapianto di capelli gli ha consentito di ritrovare il piacere di accarezzarsi i capelli e anche di vivere una vita più soddisfacente, notando la differenza fra l’avere dei capelli sani e folti e soffrire della caduta precoce.

Le testimonianze sono utili anche nel caso di donne che hanno problemi di perdita dei capelli. Marika, 28 anni, si è affidata all’Istituto Helvetico Sanders dopo non essere riuscita a risolvere i propri problemi di diradamento che la affliggevano sin dall’adolescenza. Con il trattamento Fisio-Complex e il trapianto di capelli ha potuto recuperare pienamente la sua capigliatura e non avere più dubbi e insicurezze dovute all’alopecia.

Silvia aveva un problema grave di caduta dei capelli poiché si era accorta di perdere sia i capelli che il bulbo, perciò aveva l’urgenza di trovare un rimedio.

Finalmente, grazie al trapianto e al monitoraggio eseguito costantemente, Silvia ha potuto verificare i benefici ottenuti, ritrovando i propri capelli ricci più forti, sani e belli, con una graduale ricrescita nelle aree dove non c’erano più.

Post trapianto dei capelli, le cose da sapere

Monitoraggio Post Trapianto dei Capelli

Una delle domande più frequenti, nonché una preoccupazione di chi non ha mai fatto un trapianto di capelli, è: cosa succede dopo il trapianto?

Le indicazioni da seguire possono variare a livello individuale, ma in generale si possono riprendere le normali attività quotidiane dopo qualche giorno, senza preoccuparsi che qualcuno possa notare i segni dell’intervento.

È consigliabile dormire supini e in posizione semi-seduta nei primi 5 giorni successivi al trapianto. Si possono utilizzare 2-3 cuscini e dormire con il volto rivolto verso l’alto, facendo attenzione a non poggiare la zona in cui è avvenuto il reimpianto sul cuscino. Tutto ciò per evitare che l’effetto gonfiore scenda durante la prima notte, nonostante l’effetto dell’anestesia risulterà già passato nel corso della serata.

Controllo Periodico Dopo Il Trapianto

Inoltre i controlli cominciano già 24 ore dopo l’intervento e seguiranno poi questa cadenza:

  • 24 ore dopo viene eseguita la prima medicazione post operatoria
  • 48 ore dopo è prevista la seconda medicazione, sempre in ambulatorio
  • 6 mesi dopo il chirurgo riceve il cliente, verifica lo stato di ricrescita dei capelli e la salute generale del cuoio capelluto
  • 12 mesi dopo, il chirurgo riceve nuovamente il cliente, in modo da appurare i risultati di ricrescita raggiunti ad 1 anno dall’intervento.

A tutto ciò bisogna aggiungere i controlli periodici con cadenza mensile effettuati da un esperto (in costante contatto con il chirurgo che ha eseguito l’intervento) direttamente nella sede della propria città.

Controllo Post Trapianto

Riguardo lo sport dopo il trapianto di capelli, la ripresa è legata essenzialmente alla caduta delle crosticine (10-12 giorni) formatesi in corrispondenza degli innesti follicolari nella zona ricevente. Solo nel caso di sport che richiedono un grosso sforzo fisico è consigliato attendere almeno 20 giorni.

In sostanza, non ci sono complicazioni o regole difficili da seguire nel post-intervento, basta un po’ di pazienza per tornare a sfoggiare la propria chioma senza alcun timore.

Qual è il costo di un trapianto di capelli?

Quanto Costa un Trapianto di Capelli

Il prezzo di un trapianto di capelli dipende da diversi fattori, poiché ci sono moltissime differenze da persona a persona per livello di gravità della calvizie, estensione della zona interessata, tipologia di alopecia, perciò anche il costo può variare.

Su questo tema è possibile trovare informazioni molto discordanti, perché ci sono cliniche che propongono tariffe uguali per tutti o addirittura costi che variano in base al numero di grafts impiantate.

Questo approccio, oltre a non essere scientifico e professionale, non garantisce un risultato efficace, poiché non tiene conto delle caratteristiche individuali e considera la calvizie come un problema che colpisce tutti allo stesso modo.

L’Istituto Helvetico Sanders si differenzia perché:

  • I nostri rimedi sono basati su un approccio scientifico;
  • Eseguiamo sempre un’analisi preliminare del capello;
  • Proponiamo trapianti e trattamenti su misura per ogni persona;
  • I prezzi sono stabiliti solo dopo aver effettuato un’analisi di persona con uno dei nostri esperti.

La conferma della serietà e professionalità di questo approccio è la Garanzia scritta di Istituto Helvetico Sanders, che specifica il massimo risultato raggiungibile con il trapianto di capelli in base alle caratteristiche della specifica persona.

Per queste ragioni bisogna diffidare da chi promette soluzioni low cost, anche perché trapianti di capelli eseguiti in modo scorretto possono comportare conseguenze ancora più gravi, compromettendo ulteriormente la salute del cuoio capelluto.

 

 

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