Sommario
Non solo lisci o ricci. Esistono 12 tipologie di capelli e per ogni tipo di capello ci vogliono cure specifiche, vediamo insieme quali sono e di quali cure necessitano per apparire sempre al top.
Capelli lisci
1 .a Lisci e sottili
Capelli fini e lisci possono essere difficile da gestire, soprattutto se le radici sono grasse; sembrano non tenere alcun tipo di acconciatura, per non parlare dei tentativi di ondularli con la piastra, se l’aria è umida possono apparire piatti, Con questo tipo di capello è necessario evitare i conditioner troppo nutrienti e che potrebbero appesantirli, ma c’e’ un lato positivo: basta un colpo di spazzola per apparire in ordine anche se il volume non sarà mai vostro amico.
1.b Capelli lisci e spessi
un tipo di capello relativamente “facile”: generalmente i capelli spessi non sono liscissimi, ma leggermente ondulati tengono bene le acconciature e non richiedono un grosso impegno in termini di styling.
1.c Capelli ondulati
Di solito è un tipo di capello che non dà grandi problemi se non l’effetto crespo; con questo tipo di capello È importante inoltre dare un colpo di phon con aria fredda a fine asciugatura.
Capelli mossi
2.a Capelli mossi e sottili
Molte donne che hanno questo tipo di capelli preferisce lisciarli con la piatra per un effetto più elegante ed ordinato ; ma se si vuole invece assecondare la texture naturale del capello si puoò optare per un asciugatura all’aria aperta senza phon.
2.b Capelli mossi e spessi
Chi ha i capelli di questo tipo può reputarsi fortunata, eppure, anche in questo caso, il pericolo è incorrere nel temuto effetto crespo, quasi inevitabile in caso di umidità;
2.c Capelli mossi e foltissimi
Di solito le persone che hanno questo tipo di capello scelgono di enfatizzarlo, con un effetto big-hair che, contrariamente al resto del mondo trae beneficio dall’umidità.
Via libera quindi a ciò che valorizza le onde naturali, e ad uno styling fatto anche solo con le dita, attorcigliando le ciocche per definirle; ciò che è importante è non dimenticare mai un nutrimento profondo.
Capelli Ricci Medi
3.a Riccio morbido dal diametro ampio
3 b Ricci a spirale
Questo tipo di riccio è caratterizzato da spirali che si snodano diagonalmente verso le spalle, e che partono appena sotto le radici.
3c Ricci a cavatappi
Sono capelli spessi, tendenti al crespo e la dimensione del ricciolo è piuttosto variabile; è il tipo di capello
Capelli riccissimi
4a Ricci piccolissimi
Questo tipo di capelli si può ridurre fino a metà della sua lunghezza, una volta asciutto: infatti il diametro dei ricci può essere fino a quello di una matita; anche in questo caso può funzionare bene l’asciugatura all’aria o un diffusore, oltre che prodotti specifici.
4b Ricci a z
Z-shaped o S-shaped. L’effetto crespo può essere eliminato con appositi prodotti da styling dedicati a questa tipologia.
4c Ricci afro
Quando i capelli sono ricci e folti come quelli di Macy Ray, la celebre cantante R&B, è molto difficile o quasi impossibile pettinarli e dare definizione, ma la buona notizia è che ottenere un fantastico look Afro anni Settanta è una passeggiata
Da cosa dipende avere capelli ricci o lisci, mossi o poco definiti?
Quando si parla della morfologia e della tipologia dei capelli bisogna tener presente che rispondono ad alcuni parametri e caratteristiche predefinite, come forma, aspetto e densità. Come sappiamo, i capelli compaiono già durante la gravidanza, sotto forma di lanugine che si manifesta già dal 4 mese in utero.
A seconda della forma e delle caratteristiche, possiamo distinguere tre tipologie di capelli. In base all’aspetto che assume il fusto alla base, ed anche a seconda della tipologia di base della sua sezione capillare, di natura genetica, distinguiamo:
1) capelli cimotrici: di forma ondulata o riccia, dalla caratteristica sezione ovale, tipica delle razze caucasiche (europee);
2) capelli lissotrici: la tipologia liscia o a sezione rotonda, propria delle razze mongoliche (asiatiche);
3) capelli ulotrici: tipicamente crespi, lanosi, dalla sezione piatta, propria delle etnie nere (africane).
Anche se tutte le tipologie di capelli condividono gli elementi di formazione chimica, in realtà differiscono per spessore, densità ed elasticità.
Lo spessore del capello dipende dalle etnie, può essere minimo 0,06 mm ed arrivare ad un massimo di 0,1 mm nelle razze orientali. I capelli propri degli asiatici, i lissotrici, sono caratterizzati da un diametro consistente, maggiore rispetto a tutte le altre tipologie, seguiti dai capelli cimotrici (indoeuropei), e infine dai capelli ulotrici (africani), più sottili di tutti.
Così come la composizione chimica, anche la fuoriuscita dai follicoli segue la medesima angolazione rispetto all’epidermide. Nel cuoio capelluto, infatti, il capello emerge con una inclinazione di circa 75 gradi, mentre il numero dei follicoli che si hanno sul cuoio capelluto sin dalla nascita, è determinato geneticamente.
La densità dei capelli varia a seconda delle aree del cuoio capelluto
Per quanto riguarda la densità dei capelli, la sua variazione cambia in base alle aree del cuoio capelluto, consta di circa 150 capelli per cm2 ed è legata anche al colore. Infatti, i capelli biondi hanno una densità maggiore e sono in media 150 mila, i castani 110 mila, i neri 100 mila ed i rossi 90 mila. La qualità del fusto, più o meno grosso, duro, sottile, morbido dipende dalle caratteristiche della corteccia e della cuticola, che possono variare nel tempo, in base a diversi parametri (tra cui: condizioni di salute generale, alimentazione, stress, fumo, disfunzioni ormonali).
Domande? Lascia un commento!