Caduta dei capelli da farmaci

Molti farmaci possono provocare come effetto collaterale una caduta dei capelli determinando quella che si definisce alopecia iatrogena. Tra i farmaci più insidiosi ci sono gli anticoagulanti, gli antidepressivi, i medicinali utilizzati per abbassare i livelli di colesterolo, i farmaci antivirali ed i betabloccanti. A causare un aumento della caduta dei capelli può essere poi anche un uso eccessivo di integratori contenenti vitamina A e betacarotene.

L’alopecia iatrogena può essere temporanea o permanente, diffusa o localizzata, improvvisa o graduale: la presenza di questo tipo di effetti collaterali dipende principalmente dalla gravità dell’interazione del farmaco con il ciclo di crescita del capello.

Il grado di perdita dei capelli indotta da farmaci non dipende però solamente dal tipo di medicinale assunto, ma anche dal relativo dosaggio e dalla sensibilità individuale di ciascuno.

Andando più nello specifico, la caduta dei capelli da farmaci si può mostrare attraverso 3 differenti modalità: attraverso l’arresto precoce della fase di crescita del follicolo; attraverso l’interruzione del farmaco, che come effetto collaterale aveva quello di aumentare la crescita del capello; attraverso un accorciamento della fase di crescita del capello con un distacco prematuro del fusto dal follicolo.

Come Accorgersene

La problematica insorge come conseguenza ad una cura prescritta per il trattamento di una malattia. I farmaci possono portare ad un  Telogen Effluvium cronico.

Proprio perché il farmaco a volte va assunto a vita, è necessario intervenire per contenere il fenomeno della caduta dei capelli e per rendere i follicoli più resistenti all’effetto nocivo del medicinale.

Soluzioni

Se si notano delle variazioni a livello della qualità dei propri capelli in concomitanza ad assunzione di farmaci, è opportuno effettuare tempestivamente un’analisi completa della situazione, che con Istituto Helvetico Sanders è gratuita.